01.06.2023

Gli incentivi per l’Industria 4.0 proseguono nel triennio 2023 - 2025!

Gli incentivi per l’Industria 4.0 vengono rinnovati nel triennio 2023, 2024 e 2025

L'Industria 4.0 rappresenta una nuova era di innovazione tecnologica nel settore industriale, in cui la digitalizzazione e l'automazione giocano un ruolo fondamentale per migliorare l'efficienza e la produttività delle imprese.

La Legge di Bilancio del 5 gennaio 2023 conferma e rinnova il modello degli incentivi per la "Transizione 4.0" riguardante beni materiali e immateriali dell'Industria 4.0, già previsti negli anni precedenti, e questi rimarranno in vigore fino al 31 dicembre 2025. La Legge di Bilancio del 2021 ha definito la platea di potenziali beneficiari del credito d’imposta come tutte le imprese, indipendentemente dal settore tecnologico di appartenenza e dal reddito d’impresa, a condizione che rispettino le normative di sicurezza dei luoghi di lavoro e mantengano un corretto funzionamento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

Durante il triennio 2023-2025, sarà possibile utilizzare il credito d'imposta nell'anno di riferimento, proprio come avvenuto nel 2020. Questi incentivi fiscali possono essere cumulabili con altre agevolazioni, a patto che il totale degli aiuti ricevuti non superi il costo totale sostenuto per l'investimento.

Possono essere agevolati sia beni materiali elencati nell’Allegato A, Legge 232/2016, che beni immateriali elencati nell’Allegato B, Legge 232/2016

L'allegato A elenca tutti quei beni strumentali controllati tramite sistemi computerizzati o gestiti da sensori o comandi. Questi beni includono macchine utensili utilizzate in varie industrie, robot, macchine motrici e operatrici, sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili, nonché dispositivi di riconoscimento articoli come RFID, sistemi di scansione, terminali barcode, impianti Wi-Fi, dispositivi montati su carrelli elevatori, tablet industriali ed altri hardware dedicati alle applicazioni industriali.

Tutti questi beni devono poter essere controllati tramite C.N.C (Computer Numeral Control) e/o P.L.C. (Programmable Logic Controller) ed essere in grado di collegarsi a sistemi informatici in remoto, integrarsi con il sistema logistico e produttivo, devono essere dotati di un'interfaccia uomo-macchina semplice e intuitiva. Inoltre, devono essere conformi ai più recenti standard di sicurezza, salute e igiene sul lavoro.

Per rientrare nelle specifiche richieste dell’“Industria 4.0” i beni materiali devono possedere almeno due dei seguenti requisiti:

  • Sistemi di telecomunicazione, telediagnosi e controllo remoto.
  • Deve essere possibile monitorare continuamente le condizioni di lavoro e i parametri di processo tramite un set di sensori.
  • Devono essere in grado di integrarsi con la modellizzazione e/o la simulazione del proprio comportamento durante l'esecuzione dei processi.

Nell’allegato B sono compresi tutti quei beni materiali connessi e funzionali, nonché gli investimenti in beni immateriali definiti come "Industria 4.0", come ad esempio il software WMS per la gestione di magazzino, i sistemi di System Integration e le piattaforme e applicazioni digitali.

Entrando nel merito degli incentivi, per chi fa investimenti in beni materiali, il credito d’imposta è riconosciuto dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2025, ossia entro il 30 giugno 2026, a patto che sia stato accettato dal venditore un acconto pari almeno al 20% del costo di acquisizione del bene entro il 31 dicembre 2025. L’agevolazione fiscale è riconosciuta nei seguenti modi:

  • Con una quota d’investimento fino a 2.5 milioni di euro, viene riconosciuto un credito d’imposta pari al 20% del costo del bene.
  • Con una quota d’investimento superiore a 2.5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro, viene riconosciuto un credito d’imposta pari al 10% del costo del bene.
  • Con una quota d’investimento superiore a 10 milioni di euro e fino a un limite massimo di 20 milioni di euro, viene riconosciuto un credito d’imposta pari al 5% del costo del bene.

L'agevolazione fiscale per gli investimenti in beni immateriali "Industria 4.0" dell'allegato B è calcolata in base al periodo dell'investimento (fino 1 milione di euro), sotto forma di credito d’imposta:

  • Investimenti effettuati tra il 1 gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023 (o entro il 30 giugno 2024): è prevista un'agevolazione del 20% del costo totale del bene. 
  • Investimenti effettuati tra il 1 gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024 (o entro il 30 giugno 2025): è possibile ottenere un credito d’imposta del 15% del costo totale del bene.
  • Investimenti effettuati tra il 1 gennaio 2025 e il 31 dicembre 2025 (o entro il 30 giugno 2026): sarà concessa un'agevolazione del 10% del costo totale del bene.

Chi effettua investimenti in beni immateriali "Industria 4.0" durante i periodi indicati può beneficiare di un credito d'imposta sulla base delle percentuali sopra menzionate, calcolato in proporzione al costo totale del bene. In conclusione, le agevolazioni fiscali per l'Industria 4.0 rappresentano un incentivo significativo per le imprese che desiderano investire in beni materiali e immateriali legati all'innovazione tecnologica. Queste agevolazioni mirano a favorire la trasformazione digitale delle imprese, promuovendo l'adozione di tecnologie avanzate per aumentare l'efficienza e la competitività nel contesto dell'Industria 4.0.

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